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Eleonora Valé

La Mindfulness come Strumento per il Benessere al Lavoro

Nell'ambito della teoria manageriale, per lungo tempo, VUCA è stata la parola d'ordine dominante, sintetizzando un mondo caratterizzato da volatilità, incertezza, complessità e ambiguità. Questo concetto, nato negli anni '80 durante il periodo della Guerra Fredda e poi rinvigorito dall'avvento della digitalizzazione, ha offerto per decenni una bussola per navigare nelle sfide globali. Tuttavia, come sottolinea l'autore e futurista Jamais Cascio nel suo articolo "Facing the Age of Chaos", il mondo ha continuato a evolversi, rendendo necessaria una nuova cornice concettuale che meglio rifletta le condizioni attuali: BANI. In questo articolo Eleonora Valè, neuropsicologa del benessere e psicologa del lavoro nonchè professionista certificata Federmindfulness ci racconta come la mindfulness sia un alleato chiave nella gestione della fragilità del mondo di oggi, soprattutto nel contesto aziendale.


Il mondo BANI di oggi

BANI sta per Brittle (Fragile), Anxious (Ansioso), Non-linear (Non-lineare) e Incomprehensible (Incomprensibile). Questa nuova sigla tenta di catturare l'essenza di un mondo sempre più frammentato, in cui la rapidità del cambiamento rende le strutture esistenti fragili, dove l'ansia pervade a causa dell'incertezza cronica, dove cause ed effetti non seguono più un percorso lineare prevedibile e dove la complessità delle informazioni supera la nostra capacità di comprensione.


Cos'è la Mindfulness

La mindfulness è la capacità di prestare attenzione, in maniera consapevole e non giudicante, a ciò che viviamo nel momento presente. Consiste nell’osservare i propri pensieri, le proprie emozioni, le sensazioni corporee e gli stimoli del contesto ambientale in cui siamo nel momento in cui emergono, senza tentare di cambiarli o giudicarli (Kabat-Zinn and Hanh 2009). Questo stato mentale si differenzia da quelle circostanze in cui la mente divaga in maniera non consapevole (mindlessness), oppure quando abbiamo innescato il “pilota automatico”, o quando tentiamo di evitare delle emozioni. Implica una attitudine a non reagire e a non giudicare le esperienze, ma ad accettarle così come sono, senza tentare di cambiarle o evitarle. Ognuno di noi ha un diverso livello di questa capacità, ovvero una diversa disposizione alla mindfulness (Tomlinson et al. 2018). Tecnicamente viene definita mindfulness di tratto, in quanto è un tratto del nostro modo di essere.


Le componenti della mindfulness

La mindfulness è un processo composto da 5 componenti (Carpenter et al. 2019).

  1. La capacità di osservare e di prestare attenzione alle esperienze che stiamo vivendo, alle sensazioni, emozioni, cognizioni, agli stimoli sensoriali (ciò che vediamo, sentiamo, annusiamo, tocchiamo, assaggiamo). Di essere consapevoli del momento presente, e di viverlo appieno.

  2. La capacità di descrivere verbalmente queste esperienze, di dar loro un nome.

  3. La capacità di di non giudicare l’esperienza, di permettere ai pensieri e alle emozioni di essere presenti senza giudicarli buoni o cattivi, giusti o sbagliati.

  4. La capacità di non reagire ai pensieri e alle esperienze, ma accoglierli e lasciarli andare, senza venirne catturati o travolti. Significa osservare i pensieri, le emozioni e le esperienze ma non reagire ad essi.

  5. La capacità di agire con consapevolezza, ovvero prestare attenzione a ciò che stiamo facendo, evitando di innescare il pilota automatico.

Così come ognuno di noi ha una disposizione per la minfulness, abbiamo anche una disposizione verso ognuna di queste componenti.


Perché la Mindfulness è Importante in un Mondo BANI

In un contesto BANI, la mindfulness emerge come un faro di lucidità e serenità. Ecco perché:

  1. Contro la Fragilità, la Resilienza: La mindfulness aiuta a costruire la resilienza interiore, permettendo agli individui e alle organizzazioni di adattarsi e riprendersi rapidamente dai colpi. Essa incoraggia un approccio flessibile e aperto al cambiamento, essenziale in un mondo dove le realtà consolidate possono crollare da un momento all'altro.

  2. Contro l'Ansia, la Calma: Praticare la mindfulness significa coltivare un senso di calma e presenza nel momento attuale, riducendo i livelli di ansia generati dall'incertezza. Attraverso tecniche come la meditazione e la respirazione consapevole, possiamo apprendere a gestire le nostre reazioni emotive, trovando equilibrio anche nei momenti di turbolenza.

  3. Contro la Non-linearità, l'Accettazione: Accettare che non tutto nella vita segue un percorso lineare o prevedibile è fondamentale. La mindfulness insegna ad accogliere le esperienze senza giudizio, favorendo un'apertura mentale che è cruciale per navigare le complesse dinamiche del nostro tempo.

  4. Contro l'Incomprensibilità, la Chiarezza: In un mondo spesso sovraccarico di informazioni e apparentemente incomprensibile, la pratica della mindfulness può aiutare a chiarire i pensieri, migliorando la concentrazione e la capacità di elaborare informazioni complesse. Ciò consente di prendere decisioni più informate e di agire con maggiore consapevolezza.




Ordinare i pensieri
Mindfulness

Coltivare la mindfulness

Poiché la disposizione alla mindfulness contribuisce al nostro benessere, è utile capire come questa capacità possa essere coltivata. La via maestra per farlo è attraverso la meditazione.

La meditazione è un insieme di pratiche, una forma di training mentale, finalizzata ad aumentare la disposizione alla mindfulness.

Vi sono differenti forme di meditazione, più o meno formali, che possono contribuire ad aumentare la disposizione alla mindfulness. Se non hai mai provato, prenditi dieci minuti e adotta una di queste tecniche.

  1. Focalizza l’attenzione al tuo respiro, osservando le sensazioni quando inspiri ed espiri. Ogni volta che la mente divaga, riportala sul respiro.

  2. Rivolgi l’attenzione sul corpo, partendo ad esempio dalla testa e poi concentrandoti sul resto del corpo, fino ai piedi, prendendo coscenza delle sensazioni corporee e di eventuali tensioni muscolari. Se la mente divaga, riportala sulle sensazioni del corpo.

  3. Mangia con consapevolezza, un boccone alla volta, lentamente, prestando attenzione a quello che mangi, al sapore, alla consistenza, all’odore.

  4. Cammina con consapevolezza, prestando attenzione al respiro, alle sensazioni, ai movimenti e all’ambiente che ti circonda.

  5. Osserva con attenzione un oggetto, e mantieni l’attenzione focalizzata su di esso.


I benefici della mindfulness al lavoro

La mindfulness, con le sue radici profonde nella tradizione meditativa, ha trovato una nuova e rilevante applicazione nel contesto lavorativo moderno. Mentre il mondo del lavoro si evolve rapidamente, diventando sempre più complesso e richiedendo maggiore flessibilità e innovazione, la mindfulness emerge come uno strumento potente per migliorare la creatività, stimolare l'innovazione e rafforzare la collaborazione.



Mindfulness e Creatività

La mindfulness libera la mente dai rumori di fondo e dai pensieri intrusivi, creando uno spazio mentale in cui nuove idee possono fiorire. Quando pratichiamo la mindfulness, impariamo a osservare i nostri pensieri senza giudizio, permettendo una maggiore fluidità del pensiero creativo. In questo stato di apertura mentale, siamo più ricettivi a connessioni insolite e soluzioni creative ai problemi, vitali in un ambiente di lavoro che premia l'innovazione.


Mindfulness e Innovazione

L'innovazione richiede il coraggio di sperimentare e il rischio di fallire. La mindfulness, promuovendo un approccio non giudicante e accettante, aiuta a mitigare la paura del giudizio e del fallimento che spesso frena il processo innovativo. Inoltre, incoraggiando la presenza mentale, la mindfulness permette di essere pienamente immersi nel momento presente, condizione ottimale per l'ideazione e la sperimentazione. Questo ambiente mentale aperto e accogliente è il terreno fertile da cui l'innovazione può germogliare.


Mindfulness e Collaborazione

In un mondo del lavoro dove il successo dipende sempre più dalla capacità di lavorare efficacemente in team, la mindfulness può svolgere un ruolo cruciale nel migliorare la collaborazione. Praticando la mindfulness, i dipendenti possono sviluppare una maggiore empatia e comprensione reciproca, riducendo i conflitti e migliorando la comunicazione. Essa insegna ad ascoltare attivamente, promuovendo un dialogo costruttivo e una maggiore apertura verso le prospettive altrui. Questa qualità di presenza e attenzione può trasformare le interazioni lavorative, rendendo i team più coesi e funzionali.



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